Cari amici, dopo il dialogo con la Samaritana (Cristo acqua viva) e col cieco nato (Cristo luce) le letture della V Domenica indicano Cristo vita per l’uomo. Il Signore entra dunque nella vita di ogni uomo, nel nucleo irriducibile del suo destino, la morte, per farlo partecipe della sua pienezza di vita. Ed è la morte di Lazzaro il tema del Vangelo di Giovanni, in una pagina ricchissima .
Scrive Agostino:”Gesù voleva bene a Marta e alla sorella di lei, Maria, e a Lazzaro . Lazzaro era malato, esse erano tristi, tutti erano amati: chi li amava era il salvatore degli infermi, colui che risuscita i morti, il consolatore degli afflitti… poi soggiunse: Lazzaro, l’amico nostro, dorme; ma io vado a svegliarlo . Era la verità. Per le sorelle Lazzaro era morto, ma per il Signore egli dormiva. Per gli uomini, che non potevano risuscitarlo, era morto; ma il Signore poteva farlo uscire dal sepolcro…… Chi crede in me – egli dice – anche se è morto nel corpo, vivrà nell’anima, finché anche il corpo risorgerà per non più morire.”
E con Anna:
“Tra le lacrime tornano
a me i vostri volti e le voci,
amici che mancate agli occhi
ma non al cuore, e rammento l’incanto
del nostro cantare in preghiera
nell’ansia di vivere. Insieme….
ma so che un seme hai interrato
d’Eterno nella mia nostalgia.
Buona Domenica
Anna e Marco
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