Cari amici le letture della V Domenica di Quaresima ci parlano di un Dio grande nell’amore. Il Vangelo di Giovanni presenta un fatto sorprendente che vede come protagonista una donna, cioè un soggetto sociale senza diritti, sola davanti agli uomini che l’hanno portata lì davanti alla gente e di fronte a Gesù. A causa dell’intransigenza umana emerge il conflitto fra legge e colpa, fra giustizia e punizione.
Scrive Agostino:” E lui, che era venuto a perdonare i peccati, disse: Chi di voi sa di essere senza peccato, cominci a scagliare la pietra contro di lei…. Essi però, anche se non riconoscevano il Creatore, conoscevano la propria coscienza. E infilandosi uno dietro l’altro, quasi per non vedersi in faccia tra di loro per la vergogna, a cominciare dai più vecchi (proprio così dice l’Evangelista) fino ai più giovani, tutti se la squagliarono… E tutti uscirono di scena. Soli restarono lui e lei; restò il Creatore e la creatura; restò la miseria e la misericordia”
Conoscere il Cristo, questo può cambiare la vita, la nostra vita, il nostro modo si intendere i rapporti umani, di praticare la giustizia, di essere liberi.
E con Anna:
”…e anch’io sento
che posso tornare, portando in braccio
un poco la fatica di chi va
piangendo ed è mio fratello,
alla mia terra, ma fra le Tue braccia
– alla Tua voce è cera il mio cuore -,
prima che la notte nera mi prenda. “
Buona Domenica
Anna e Marco
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