Cari amici, Domenica della gioia questa terza d’Avvento.
Ma come è lontana la gioia dell’annuncio nella nostra vita. Il Signore
rovescia i nostri preventivi, ci chiede di credere senza riserve, di
ascoltare la Voce che grida nel deserto… ma non contraddice la nostra
umanità.
L’annuncio di Giovanni è nel presente del tempo umano, ecco viene…, come
il cantico gioioso di Maria: la mia anima esulta in Dio mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva. Il Dio che viene guarda i
piccoli, i poveri come suo tesoro, sazia chi ha fame, difende e libera chi
confida in Lui.
Agostino ci aiuta a comprendere in profondità le parole del Vangelo:”Preparate la via al Signore, quasi a dire: per questo io grido, per introdurre lui nel cuore; ma non può degnarsi di venire per dove voglio introdurlo se non preparerete la via… Che vuoi dire: preparate la via, se non: siate umili nei vostri pensieri? Da lui stesso prendete esempio di
umiltà… la voce fu creduta la Parola: ma la voce riconobbe se stessa per
non recare danno alla Parola…”
Il Signore è più grande della voce che gli rende testimonianza, ancora non conosciuto. Dio è l’assoluto nascosto, il più alto dilemma della ragione, il gioiosamente atteso del cuore che ha
fede. E con Michele:
“ma la gioia che solleva ogni amarezza,
che ravviva lo Spirito d’amore
è la grandezza di ogni nostra storia.”
Buona Domenica
Anna e Marco
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Domenica delle Palme 2017