Cari amici,
inizia la Quaresima, il nostro avviarci alla Pasqua attraverso un tempo di sobrietà e di ascolto, anche per noi un tempo di deserto. Anche Gesù, dopo la deprivazione e la solitudine volontaria del deserto, è tentato dal diavolo, colui che divide (Matteo).
Il dialogo tra l’antagonista e il Figlio di Dio rappresenta sì le tentazioni umane della presunzione, del possesso, del potere, che riconosciamo dolorosamente in noi stessi, ma ci svela anche una lotta assai più profonda. Il tentatore sfida con la fame e il bisogno l’umanità di Gesù:“tutto questo sarà tuo se, prostrandoti, mi adorerai” e questa prova, proprio perché nasce dalle parole della Scrittura, ferisce il cuore stesso della fede. E’ “la notte oscura”, quella dei grandi credenti e delle piccole creature come noi, il silenzio di Dio sopraffatto da voci di smarrimento o di lusinga o di arroganza.
Ed ecco il commento di Agostino:
”Ecco dunque le tre concupiscenze: ogni cupidigia umana è messa in moto dai desideri della carne, dalla bramosia degli occhi e dall’ambizione
degli onori” ma “Egli rispose al diavolo ciò che tu stesso, come egli ti insegnò, devi rispondergli: E’ scritto: Adorerai il Signore Dio tuo e
servirai a lui solo (Mt 4, 10; Deut 6, 13). Se ricorderete queste parole e le praticherete, non avrete in voi la concupiscenza del mondo, non vi
domineranno né i desideri della carne, né la cupidigia degli occhi; allora permetterete alla carità di entrare in voi più largamente e così amerete
il Signore”.
E con le parole di Michele:
“Ma nella triste discesa verso il nulla brillano i tuoi occhi e sono grida, cantano la vita e dicono che è qui, nell’incanto che anche oggi ci è donato”
Egli è con noi e per noi il grande credente, il Rabbì, il Maestro che non usa la legge per condannare, ma per insegnarci la via. E conclude
Agostino: “Ciascuno è tale quale l’amore che ha. Ami la terra? Sarai terra. Ami Dio? dovrei concludere: tu sarai Dio. Ma non oso dirlo io e
perciò ascoltiamo la Scrittura: Io ho detto: Voi siete dèi e figli tutti dell’Altissimo (Sal 81, 6).”
Buona Quaresima
Anna e Marco
IV Domenica di Quaresima 2017