Il Rosario della Vergine Maria, sviluppatosi gradualmente nel secondo Millennio al soffio dello Spirito di Dio, è preghiera amata da numerosi Santi e incoraggiata dal Magistero. Nella sua semplicità e profondità, rimane, anche in questo terzo Millennio appena iniziato, una preghiera di grande significato, destinata a portare frutti di santità. Essa ben s’inquadra nel cammino spirituale di un cristianesimo che, dopo duemila anni, non ha perso nulla della freschezza delle origini, e si sente spinto dallo Spirito di Dio a « prendere il largo » (« duc in altum! ») per ridire, anzi ‘gridare’ Cristo al mondo come Signore e Salvatore, come « la via, la verità e la vita » (Gv 14, 6), come « traguardo della storia umana, il fulcro nel quale convergono gli ideali della storia e della civiltà ».1.Il Rosario, infatti, pur caratterizzato dalla sua fisionomia mariana, è preghiera dal cuore cristologico. Nella sobrietà dei suoi elementi, concentra in sé la profondità dell’intero messaggio evangelico, di cui è quasi un compendio. (S. Giovanni Paolo II, “ Rosarium Virginis Mariae”, anno 2002)
Il 4 ottobre 2019 si svolgerà l’incontro di preghiera per i vescovi di tutto il mondo presso la tomba di S. Agostino alle ore 21.00. Presiede il vescovo Corrado. L’impegno continuerà tutti i mesi dell’anno il primo venerdì, ma alle ore 18.15. La S. Messa delle ore 18.30 perciò sarà spostata alle ore 21.00.
I Domenica di Quaresima 2017 – commento alle letture