Cari amici, con le letture della IV Domenica d’Avvento ci addentriamo nel mistero del Natale: non certo il nostro natale di città, frenetico e insignificante, che tenta di saziare con luci e bisogni il vuoto del cuore, ma il Natale del Signore, Per manifestare il mistero dell’incarnazione Luca dà la parola a due donne in cui la maternità è il segno della fede nella promessa e nella fedeltà di Dio e il segno totale del dono di sé. Scrive Agostino di Maria:” Si forma in te chi ha creato te, si forma in te mediante colui per il quale tu hai avuto l’esistenza: anzi persino mediante colui per il quale è stato creato il cielo e la terra, per il quale tutte le cose sono state create, si fa carne in te il Verbo di Dio, ricevendo un corpo, non perdendo la divinità. E il Verbo si congiunge alla carne, e il Verbo si unisce alla carne…” Maria dopo l’annuncio dell’angelo va “in fretta” da Elisabetta ed è l’incontro profetico di due madri che riconoscono l’una nell’altra, dentro l’attesa di un figlio, la misericordia e la tenerezza di Dio.
E con Anna:
“Rammentami tu che porti l’Amore
il magnificat di ogni creatura.
Cielo di dicembre, una cometa,
chioma di luce, s’avvia ad oriente,
ha nome Betlemme, per nostalgia
d’un segno buono che chiami la pace”
Buona Natale amici
Anna e Marco
IV Domenica di Quaresima 2015