Cari amici
l’angelo annunzia ad una vergine un figlio che sarà l’Emmanuele, il Dio con noi. Il creatore si fa creatura, l’Eterno abbraccia il tempo e la realtà dell’uomo facendosi figlio nel grembo di una donna. Maria ha posto la sua umanità integra ed intera al servizio del Signore ed accoglie, non senza turbamento, l’annuncio del mistero che si compie in lei, per la potenza di Dio, anche per noi
Scrive Agostino: “Crediamo anche noi, perché quel che si avverò possa giovare anche a noi. Per quanto infatti anche questa nascita sia ammirabile, tuttavia, o uomo, tu puoi pensare che cosa il tuo Dio si è fatto per te, il Creatore per la creatura; il Dio che è sempre in Dio, l’Eterno che vive con l’Eterno, il Figlio uguale al Padre non ha disdegnato di rivestirsi della condizione di servo per dei servi empi e peccatori. E questa non è stata ricompensa a dei meriti umani; per le nostre iniquità semmai noi meritavamo delle pene; ma se egli avesse tenuto conto delle colpe, chi avrebbe potuto sussistere? È quindi per dei servi empi e peccatori che il Signore si è degnato di nascere servo e uomo dallo Spirito Santo e dalla Vergine Maria.”
Dio viene incontro agli uomini, Dio che appartiene così fortemente ad ogni uomo da essersi fatto figlio perché noi fossimo figli, sua famiglia, suo popolo. Non ci ha tolto la libertà del dolore, della volontà, dell’amore, del dissenso, l’ha condivisa nascendo bambino dal grembo di una madre ed abbracciando con infinita consapevolezza ed infinito amore il destino di ogni uomo.
E con Anna:
“Non so che affidarmi al germogliare
dello Spirito, attesa d’un Figlio
promesso che fiorisce in un grembo
di donna, ad un seno di madre, tenero
inerme che riaccenda di pace”
Buon Natale, amici
Anna e Marco