Cari amici,
con le letture della IV Domenica d’Avvento ci addentriamo nel mistero del Natale: non certo il nostro natale di città, ma il Natale del Signore. Per manifestare il mistero dell’incarnazione Luca dà la parola a due donne in cui la maternità è il segno della fede nella promessa e fedeltà di Dio e il segno totale del dono di sé.
Dio sconvolge gli schemi della storia facendosi figlio in una donna: l’annuncio del mondo nuovo, della salvezza viene dal grembo di una vergine, dal suo silenzioso dono di sé che dona agli uomini il Signore.
E con Agostino:” E’ spuntato per noi un giorno di festa, una ricorrenza annuale, oggi è il Natale del Signore e Salvatore nostro Gesù Cristo: la Verità è sorta dalla terra (Salmo 84,12), il giorno da giorno è nato nel nostro giorno. Esultiamo e rallegriamoci… Esultino gli uomini, esultino le donne: Cristo è nato uomo, è nato da una donna; esultate, giusti: è il Natale di colui che giustifica , esultate, deboli e malati: è il Natale
del Salvatore. Esultate, prigionieri: è il Natale del Redentore.
Esultate, liberi: è il Natale del Liberatore…” Anche noi possiamo imparare ad essere dono- e il dono di sé non è mai irrilevante- forse ci manca
questo per ritrovare il senso del natale e la sua gioia che è nell’Emanuele, il Dio con noi. E con le parole di Michele:
“Ma il grembo del tramonto
genera sempre una speranza nuova.
Buon Natale a te che soffri ancora,
a te che ami o che non ami più;
a te che piangi, a te che in ogni ora,
pensi ai tuoi figli e al mondo di quaggiù…”
Buon Natale, amici
Anna e Marco
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IV Domenica di Quaresima 2012