Cari amici,
Dio si muove verso l’uomo perché ascolta il suo grido, perché vede la sua sofferenza; l’uomo si avvicina a Dio perché attratto dai suoi segni. Il Signore è misericordia, amore, e il dialogo nasce da Lui: è possibile anche per noi, ma nell’amore. Scrive Agostino: “Nostro Signore Gesù Cristo ci esorta ad essere alberi buoni per poter produrre frutti buoni… Cambia il cuore e si cambierà l’opera. Estirpa dal cuore l’avidità e piantaci la carità. Poiché allo stesso modo che l’avidità del denaro è la radice di tutti i mali, così la carità è la radice di tutti i beni. Perché mai dunque gli uomini borbottano e discutono tra loro, dicendo: “Che cosa è il bene?”… Ciò che tu desideri avere non è molto buono. Ciò che non desideri essere, questo sì è il bene… Vuoi avere oro e argento; ecco, io affermo, anche ciò: è un bene; se però ne farai buon uso; ma non ne farai buon uso se sarai cattivo. Per conseguenza l’oro e l’argento per i cattivi è un male, per i buoni un bene; non perché li renda buoni l’oro e l’argento ma, poiché li trova buoni, si cambia in uso buono. Se desideri avere una carica, è un bene, ma solo a condizione che tu ne faccia buon uso. Per quanti una carica fu causa di rovina! Per quanti invece una carica fu un servizio per fare del bene!.”
Forse il Signore intesse il suo dialogo con noi, ognuno di noi, nei gesti della nostra vita, attraverso ogni atto d’amore, attraverso ogni condivisione fraterna, anche attraverso il dolore e la consolazione
E con le parole di Anna:
“…E si versa il dolore innocente;
non lascia la follia che rovine
di pietra e la colpa e la pena…”
ma
“…In un frastuono di voci Tu torni
in punta di piedi alla terra sacra
del cuore, e mi chiami per nome.”
Buona Domenica
Anna e Marco
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