L’esortazione alla gioia per la presenza di Dio in mezzo a noi è il motivo centrale di questa terza Domenica di Avvento. Il cercare il Signore comincia dalla condivisione, da un nuovo rapporto con gli altri, fatto di rispetto, giustizia, accoglienza.
Ecco viene uno che è più forte di me, dice Giovanni facendosi annunciatore e testimone di Gesù. Il tempo di Dio è il presente di ogni uomo e nasce qui fra noi ora. Scrive Agostino:”Giustamente egli si riconobbe lampada collocandosi al di sotto della luce dicendo: Non sono degno di sciogliergli i lacci dei sandali. È bene che non si sia posto in alto, perché il vento della superbia non spegnesse la sua luce. Abbiamo dunque imparato da Giovanni, cioè da un uomo, che ci si deve affidare al Cristo, si deve porre in Cristo, non nell’uomo la propria speranza… Camminiamo sulla via per giungere alla patria; lui ci attende là dove giungeremo.” E’ un augurio, un impegno, una consolazione alle solitudini della nostra vita: lasciare che la gioia germogli pura dentro di noi perché affidati ad un amore senza confini.
E con Michele
“…Poi finalmente mi perdo nell’abbraccio
e nel sorriso di bimbi rumorosi,
vólti della mia gente e del mio amore.
Si sciolgono le lacrime e di nuovo
s’ invola un’inattesa serenità.”
Buona domenica
Anna e Marco
I Domenica di Quaresima