Cari amici, l’esortazione alla gioia per la presenza di Dio in mezzo a noi è il motivo centrale di questa terza Domenica di Avvento. E’ un augurio, un impegno, una consolazione alle solitudini della nostra vita: lasciare che la gioia germogli pura dentro di noi perché affidati ad un amore senza confini. Possiamo essere nuovi in questa fiducia, che la sua pace custodisca i nostri cuori e i nostri pensieri. Anche i nostri cuori feriti, i nostri pensieri spezzati dalle notizie terribili di violenza dell’uomo sull’uomo. E con Michele:
“ Cosa resta da fare io non so quando abbonda in noi la sofferenza…”
Scrive Agostino: “Giovanni, l’amico dello sposo, spinge verso lo sposo, non attrae a sé… E` un invito a non fermarsi presso di lui, ma attraverso lui passare a Colui che li ha creati tutti, Colui che dona la vita… Cantiamo ora la nostra fede per poter giungere a contemplarlo. Camminiamo sulla via per giungere alla patria; lui ci attende là dove giungeremo. “ E ancora con Michele:
“Eppure
…..ogni timore
si abbandona all’intima certezza
che finalmente tu ci sei vicino.”
Buona Domenica
Anna e Marco