Cari amici, il rivelarsi di Dio al suo popolo è il tema di questa seconda domenica di Quaresima. Scrive Agostino:” Sì, proprio Gesù in persona, proprio lui divenne splendente come il sole, per indicare così simbolicamente di essere lui la luce che illumina ogni uomo che viene in questo mondo… A tale visione Pietro, esprimendo sentimenti solo umani: È bello per noi, o Signore – dice – stare qui. Era infastidito dalla folla, aveva trovato la solitudine sul monte; lì aveva Cristo come cibo dell’anima. Perché avrebbe dovuto scendere per tornare alle fatiche e ai dolori?” La lettera di Paolo ci aiuta ad interpretare questa pagina: “la nostra cittadinanza è nei cieli… il Signore Gesù… trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso”. Dio è appena al di là del nostro sonno, dei nostri occhi chiusi, del nostro cuore serrato, vicino. Certo possiamo dire: “io non ho bisogno di Lui”, ma per noi grida il dolore, l’atrocità della guerra, la mortalità, il limite, l’angoscia, il nostro bisogno d’amore.
E con Michele:
“Non più stelle sulle città ma tracce
di fuoco accendono la notte
di questa martoriata umanità…
“E’ bello per noi restare qui”. Facciamo
rifugi per chi ci cerca con lacrime
negli occhi e nulla tra le mani,
Buona Domenica
Anna e Marco