Cari amici, inizia la grande preghiera della Quaresima: il cammino interiore in cui il deserto e il digiuno sono i passi d’una nuova libertà da noi stessi che ci portano a Dio con l’ascolto, con l’elemosina, cioè con la condivisione, oltre l’indifferenza e l’angoscia. Scrive Agostino: “ogni cupidigia umana è messa in moto dai desideri della carne, dalla bramosia degli occhi e dall’ambizione degli onori. Il Signore stesso fu tentato dal diavolo su queste tre concupiscenze…. La corrente delle cose temporali ci trascina dietro di sé: ma il Signore nostro Gesù Cristo nacque come un albero presso le acque di un fiume…Volle in certo modo mettere le sue radici presso il fiume delle cose temporali. Tu sei trascinato con violenza dalla forza della corrente? Attaccati al legno. Ti travolge l’amore del mondo? Stringiti a Cristo… “ e più avanti “Se ricorderete queste parole e le praticherete, non avrete in voi la concupiscenza del mondo… allora permetterete alla carità di entrare in voi più largamente e così amerete il Signore.” E con le parole di Anna dedicate ad amici che ci hanno lasciato
“E la Tua voce in voci di pace
(voci di uomini e donne di Dio),
colmando baratri oscuri e deserti
ai passi incerti orienta il ritorno
perché Tu sei la casa. E nel canto
dei campi e del cielo ancora incanta
il cuore inquieto la tua armonia”
Buona Domenica
Anna e Marco
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