Cari amici,
ancora una volta Agostino ci conduce a scoprire la figura di Giovanni il Battista. Le sue parole sono ancora di una attualità sorprendente:” Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? No di sicuro, poiché Giovanni non si lasciava sballottare da ogni vento di dottrina… Ma che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Si, anzi uno più grande d’un profeta… Egli confessò d’essere solo una lampada accesa da lui e perciò si rifugiò ai suoi piedi per paura che, innalzandosi, venisse spenta dal vento della superbia. Era tanto grande, ch’era creduto il Cristo, e se egli stesso non avesse confessato di non esserlo, sarebbe rimasto l’errore e si sarebbe continuato a credere ch’era lui il Cristo.”
La lettura di Isaia mette a nudo le esigenze profonde e vere di ogni uomo: il cieco desidera vedere, il muto parlare, la steppa arida fiorire e noi ancora ci difendiamo da queste parole come fossero sogni. Giovanni invece è con la vita e con la morte segno di questa fede che è capace di attese e sopportazione, fino alla contemplazione piena della verità. Noi siamo umanamente ciechi e sordi, storpi, aridi, morti gli uni agli altri nei giorni grevi dell’indifferenza, del dolore e della sopraffazione Fede è accogliere il Cristo e lasciarci accogliere da Lui nella concreta, creativa, umana apertura all’amore che nasce in Cristo ed in Lui fonda la comunità fraterna, la Chiesa, Suo corpo e Sua sposa . E con Anna
“…Una piena d’amore dilaga oltre il tempo
speranza alle nostre braccia distese
a cercare carezze, a cullare
un dolore…”
Conversione significa entrare nella logica di Dio ed accettare che abbiamo bisogni e desideri incolmabili dalle nostre risorse, ed accettare di affidarli al Signore per trovare in Lui pienezza di vita.
Buona Domenica
Anna e Marco
IV Domenica di Quaresima 2019